Per nascondere la piantagione di marijuana da occhi indiscreti aveva scelto di installarla tra gli alberi di ciliegio, creando una serra all’interno di un casolare in costruzione. Ancor meglio, i protagonisti da individuare di questa vicenda, avevano delocalizzato la fitta piantagione, nella zona di Castel del Monte ad Andria. Per questo è servito anche l’elicottero del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, ai militari della Guardia di Finanza, per individuare tra la fitta vegetazione ai piedi del maniero federiciano, le 500 piante, alte quasi due metri, coltivate con cura visto che ad irrigare il fondo c’era anche un sistema perfettamente funzionante. I finanzieri, seguendo i cavi di alimentazione dell’impianto sono arrivati anche alla serra, ricavata nel casolare in costruzione, dove erano coltivate altre trecento piante. E anche in questo caso tutto era stato pensato nei minimi dettagli: oltre alle numerose piante fluorescenti, nel casolare era stato installato un impianto di ventilazione e uno di essicazione della marijuana. Le perquisizioni delle fiamme gialle, però, non si sono fermate al casolare, ma si sono estese ad una villa adiacente e agli immobili riconducibili al proprietario dell’area. Il risultato complessivo dell’operazione parla di un chilo e mezzo di marijuana sequestrata, pronta per essere immesse sul mercato dello spaccio (avrebbe fruttato un guadagno di 15mila euro). Ancor più consistente sarebbe stato l’introito di un anno di attività illecita: il campo scoperto alle pendici di Castel del Monte avrebbe prodotto 500 chili di sostanza stupefacente per ricavi che avrebbero superato i quattro milioni di euro.