2018, fuga da Bisceglie. Non è il titolo di un film, bensì la sintesi di quanto sta accadendo nella città dei dolmen, dove il pallone che normalmente rotola allo stadio “Gustavo Ventura” si va pian piano sgonfiando. C’è aria di smobilitazione in casa nerazzurro stellata. E non potrebbe essere altrimenti, alla luce del caos che regna sovrano nel club presieduto da Nicola Canonico.

Un’autentica diaspora di tesserati è cominciata con l’addio dell’ormai ex capitano Andrea Petta, accasatosi alla Sicula Leonzio. Il prevedibile effetto domino che ne è seguito ha quindi coinvolto Mario Vrdoljak e Maxime Giron, finiti rispettivamente alla Virtus Francavilla e al Potenza.

Senza dimenticare la rescissione contrattuale in blocco di mister Ciro Ginestra e del suo staff. Strana storia, quella del tecnico campano, sedotto e abbandonato prima dalla Fidelis Andria, dove però non è mai approdato, poi dal Bisceglie, che ha guidato durante il paradossale ritiro abruzzese di Alfadena. Impossibile, per lui, portare avanti  il lavoro intrapreso con l’entusiasmo del debuttante sul palcoscenico professionistico, dopo la proficua parentesi di Altamura in serie D.

Da ultimo, è toccato al responsabile del settore giovanile, Piergiuseppe Sapio, levare le tende, rassegnando dimissioni. E c’è da scommettere che molti dei suoi ragazzi lo seguiranno a ruota, svuotando così un vivaio gestito lontano dalla base nella passata stagione. Come c’è da scommettere sull’imminente esodo di quasi tutti gli atleti senior, pronti a seguire l’esempio dei colleghi che hanno già salutato la compagnia.

Bisogna trovarsi un’altra sistemazione. E bisogna farlo presto, perchè il primo impegno ufficiale è ormai alle porte. Domenica, infatti, il Bisceglie dovrebbe sfidare tra le mura amiche il Matera, match valido per la fase inaugurale della Coppa Italia di serie C. Con quali uomini? E su quale campo? Belle domande, che forse troveranno risposta in giornata. Di sicuro, al momento, c’è solo il fuggi fuggi generale da patron Canonico.