Chiamata in causa per risolvere l’emergenza rifiuti salvo poi essere lasciata senza risposte quando si è trattato di concludere i contratti di servizio. Un comportamento poco istituzionale quello tenuto dai nove comuni del Consorzio Foggia/4 nei confronti dell’Asipu, la municipalizzata di Corato chiamata in causa quando l’emergenza rifiuti era al culmine in quei territori. Sembrava tutto fatto per l’arrivo dell’Asipu al posto di Sia, anzi nella riunione tenuta in sala consiliare a Margherita di Savoia, alla presenza del commissario regionale dell’Ager, Gianfranco Grandialiano, si era arrivati a sottoscrivere un accordo unitario tra i nove sindaci con il quale si sanciva la conclusione dei rapporti con Sia e l’avvio della contrattazione con Asipu. Quello che sembrava essere l’atto definitivo, confermato anche in una riunione in Prefettura a Foggia, si è rivelata invece un bluff con il passare delle settimane. Asipu ha inviato le bozze dei contratti ai nove comuni, senza ricevere risposta. Ad onor del vero il comune di Cerignola, con il sindaco Franco Metta, con la municipalizzata coratina sembra avesse trovato l’accordo su tutto, salvo poi tornare sui propri passi: si resta con Sia per la quale, nel frattempo, si è chiesto la possibilità di accedere al concordato preventivo. Gli altri otto comuni ad Asipu non hanno risposto né positivamente né negativamente alla proposta dei contratti di servizio: le cifre, probabilmente, hanno spaventato i sindaci che, tatticamente, hanno fatto cadere il silenzio sulla vicenda. Così Asipu, con una lettera datata 3 agosto e inviata anche all’Ager, oltre che ai comuni dei Consorzio, comunica con un pizzico di fastidio, che il procedimento viene archiviato: in pratica le bozze di contratto diventano carta straccia, anche se il direttore generale di Asipu, Salvatore Mastrorillo, non manca di sottolineare come solo da notizie di stampa si sia venuto a conoscere del dietro front dei comuni. Intanto Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia e Margherita di Savoia fanno sapere che rientreranno nell’Aro Bt 3 uscendo dal Consorzio Foggia/4, mentre Cerignola e i comuni dei cinque reali siti (Stornara, Stornarella, Carapelle, Orta Nova e Ordona) proseguiranno il loro rapporto con Sia, sino a quando non si conosceranno le decisioni del Tribunale di Foggia sul concordato preventivo. Nessuno che si sia premurato di avvisare Asipu che quella richiesta di intervento per l’emergenza rifiuti era uno scherzo di cattivo gusto.