Chiude con il segno più la campagna olivicola 2017/2018 in Italia. A rilevarlo è l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare che parla di una crescita produttiva del +135% per un risultato pari a 429 mila tonnellate contro le 182mila tonnellate dell’anno precedente. Il buon risultato della campagna 2017/2018 è attribuito soprattutto a una crescita importante delle regioni del Sud e in particolare alla Puglia che, stando a dati ancora provvisori, sembra infatti aver superato la soglia delle 200mila tonnellate.  Sotto il profilo dei prezzi Ismea registra invece nei primi sette mesi dell’anno una riduzione media dei listini dell’extravergine  pari al 29% con una variazione che va  dai 5,86 euro al chilo come media di gennaio-luglio 2017 ai 4,18 euro dello stesso periodo del 2018.

Per la nuova stagione di raccolta gli analisti non rilasciano stime preliminari di produzione vista la prematurità del periodo, ma segnalano, dopo il monitoraggio effettuato, preoccupazione per le cattive condizioni climatiche di inizio primavera e per le piogge frequenti  di questo ultimo periodo. In particolare – spiegano – a condizionare la nuova annata potrebbe essere il caldo umido. Non escludono inoltre che sulla campagna potrebbe pesare la naturale alternanza “carica” e “scarica” e un pericolo di mosca olearia.

Infine, l’analisi sulle varie aree geografiche del Paese prese a campione e relative alla nuova campagna olearia riferiscono una situazione ottimale in Puglia ed in particolare nella zona del Salento nonostante l’irrisolta problematica della Xylella.