La riunione deve essere ancora fissata in agenda, ma con ogni probabilità si terrà entro la fine di agosto. Da una parte ci saranno l’assessore regionale al Welfare, Salvatore Ruggieri e i dirigenti del settore, dall’altra le associazioni delle famiglie con disabili gravissimi. Il tema al centro della riunione sarà quello già affrontato nell’incontro del 2 agosto scorso: la ridefinizione del bando per gli assegni di cura concessi alle famiglie dei disabili gravissimi.

Non ci saranno molti margini di manovra visto che già nell’incontro all’inizio del mese, l’assessore Ruggeri aveva comunicato che i fondi disponibili per il 2018, da parte della Regione, ammontavano a 25 milioni di euro rispetto agli sessanta milioni del 2017. Questo comporterà un dimezzamento degli assegni di cura: si passerà dai 5145 beneficiari attuali a poco più di duemila. La proiezione è determinata anche dal numero di richiesta presentate nell’anno 2017 (9.200 sono state le domande inoltrate) che, verosimilmente, saranno confermate anche per il 2018. Ma, come detto, questa volta i fondi saranno ridotti a soli 25 milioni di euro e difficilmente si troveranno, tra le pieghe del bilancio regionale, altre somme da destinare agli assegni di cura per i disabili gravissimi.

Per questo, come già emerso nella riunione del 2 agosto, la Regione potrebbe veicolare molti dei richiedenti verso altre forme di assistenza diversa dall’assegno di cura, come i progetti di vita indipendente, i buoni servizi sanitari o il reddito di dignità. Intanto gli attuali assegni di cura sono esauriti dallo scorso 13 luglio e il bando per la presentazione delle nuove domande si aprirà il prossimo 24 settembre per chiudersi il 26 ottobre. Le graduatorie dei beneficiari degli assegni di cura si conosceranno a fine novembre e la misura di sostegno sarà di mille auro a mese. Cifra che, però, le associazioni ritengono possa individuate solo dopo un’attenta conoscenza dei dati.