Un piano triennale per contrastare il fenomeno del caporalato e tra le azioni da mettere in campo ci sarà quella di far funzionare i centri per l’impiego. Il ministro per lo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, lo annuncia al termine della lunga riunione in Prefettura a Foggia, per fronteggiare un’emergenza che, in questa stagione estiva, è esplosa ancor più virulente in Capitanata, con la morte di sedici braccianti agricoli africani in due diversi incidenti stradali. Episodo che hanno riacceso l’attenzione sul fenomeno del caporalato, mai debellato, che spiega Di Maio, non riguarda solo le regioni del Sud. Dal Sud, però, si parte con il piano triennale che avrà una serie di step intermedi, ma alcuni punti fermi: più controlli da parte dei carabinieri del nucleo tutela del lavoro, miglior funzionamento dei centri per l’impiego, tutela delle imprese che si comportano correttamente.

Oggi tutti hanno potuto dire al ministro il loro punto di vista per costruire la strategia per sconfiggere il caporalato, commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Adesso ci auguriamo che alle parole del ministro seguano i fatti e gli interventi. Le idee sono chiare: repressione di chi si comporta male, sostegno alle imprese che si comportano bene e vogliono rispettare la legge, luoghi sani e legali dove far risiedere le persone e non ghetti, chiosa Emiliano.