Un passo indietro per il Foggia, nessun passo avanti per il Lecce. Questo il dupice verdetto espresso dalla seconda giornata per le due pugliesi impegnate nel campionato di serie B.

Dopo il promettente debutto della settimana prima, con tanto di poker servito tra le mura amiche al Carpi, i rossoneri dello squalificato mister Gianluca Grassadonia si sono visti riservare lo stesso trattamento a Crotone. Stavolta, infatti, il poker lo hanno incassato. A calarlo, in poco più di un’ora, sono stati i calabresi allenati dall’ex Giovanni Stroppa, che ha così riscattato il precedente flop in casa del Cittadella.

L’attenaunte delle numerose assenze e la forza dell’avversario non bastano a giustificare la prova opaca dei Satanelli, troppo arrendevoli e disorganizzati in fase difensiva. Senza dimenticare la serata storta dell’estremo argentino Bizzarri, protagonista in negativo sul terzo gol rossoblu, quello che ha di fatto chiuso i giochi. Le due settimane di sosta serviranno – si spera – a riordinare le idee. Contro il temibilissimo Palermo, allo “Zaccheria”, servirà un altro Foggia. Un Foggia determinato a limare i cinque punti di penalizzazione che ancora lo separano da quota zero.

Capitolo Lecce. In questo caso i rimpianti sono legati al secondo pareggio subito in rimonta. Non una rimonta clamorosa come a Benevento, dove furono sprecati tre gol di vantaggio, ma comunque una rimonta dolorosa per i salentini, che in vantaggio ci sono andati due volte contro la Salernitana al Via del Mare. Le splendide marcature di Mancosu e Falco non sono servite ad avere la meglio sugli indomiti campani, favoriti anche da un errore del portiere Vigorito e da una svista del fischietto teramano Di Martino. Fabio Liverani, allontanato dalla panchina nel finale, dovrà lavorare sui cali di concentrazione dei suoi uomini per evitare che la storia si ripeta sabato 15 settembre ad Ascoli.