Decisione rimandata con l’udienza rinviata all’11 settembre. Intanto si è tornati in aula, nel tribunale di Trani, per discutere delle eccezioni preliminari sulle costituzioni delle oltre 50 parti civili, nel corso dell’udienza preliminare per il rinvio a giudizio dei presunti responsabili della strage ferroviaria del 12 luglio del 2016. Un incidente, avvenuto sulla tratta a binario unico Andria-Corato, che causò 23 vittime e il ferimento di altri 51 passeggeri.

Concluse le indagini condotte dalla procura tranese con 19 richieste di rinvio a giudizio formulate dai pm, Alessandro Donato Pesce e Marcello Catalano, hanno  chiesto così di costituirsi, nei confronti degli imputati, la Regione Puglia,  i comuni di Andria, Corato e Ruvo di Puglia. E ancora: diciassette famiglie delle vittime e alcuni sopravvissuti ma anche numerose associazioni (tra le quali il Codacons e altre a difesa dell’ambiente e degli animali).

A scendere in campo è stato l’avvocato Michele Laforgia, la difesa della società Ferrotramviaria Bari-Nord. Il legale ha proposto una eccezione sostenendo come “la disciplina sulla responsabilità amministrativa da reato a carico degli enti non consenta la costituzione di parte civile”. Quella contestata alla società ferroviaria è la cosiddetta “colpa di organizzazione”. Ma l’avvocato Michele Laforgia ha specificato come sia “distinta dai reati commessi dalle persone fisiche e non produca alcun danno nei confronti dei terzi”.

Gli imputati sono accusati a vario titolo di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni gravi colpose omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.

Il Gup di Trani, Angela Schiralli, si pronuncerà sulle costituzioni delle parti civili, il prossimo 11 settembre, giornata nella quale è stata rinviata l’udienza preliminare.