Non è solo una provocazione politica: l’iniziativa del Movimento Cinque Stelle di Andria di raccogliere le firme per sancire lo scioglimento anticipato del consiglio comunale, nelle intenzioni dei promotori punta al risultato pieno. Lo ribadisce il capogruppo, Michele Coratella, ospite della trasmissione Fuori dal Coro, il fatto del giorno: le dimissioni di 17 consiglieri comunali metterebbero la parola fine all’esperienza dell’amministrazione Giorgino. Passaggio che i grillini ritengono inevitabile dopo l’approvazione della delibera in consiglio comunale il 29 agosto scorso, con la quale il Comune di Andria accederà al fondo di rotazione per riequilibrare i conti in pre dissesto. Ma, appunto, servono 17 consiglieri comunali e le opposizioni, tra Movimento Cinque Stelle e centro sinistra, potrebbero contare su dodici firme. Il gap potrebbe essere colmato, a giudizio di Coratella, dai cinque consiglieri di Forza Italia che, in queste ultime settimane, hanno più volte criticato e puntato il dito sul sindaco Giorgino, per la gestione politica prima dell’approvazione della delibera di pre dissesto e adesso che si starebbe lavorando a stilare il piano di rientro.

La prova dei fatti si avrà il prossimo 3 ottobre alle 13: quel giorno, spiega Coratella, i cinque consiglieri del Movimento saranno nell’ufficio del segretario comunale. Per l’occasione i grillini hanno anche convocato gli andriesi: gesto, questo sì, simbolico rispetto alle dimissioni che gli esponenti del movimento cinque stelle, vorrebbero da parte di 17 consiglieri.