Beni e conti correnti per un valore di oltre 320.000 euro.

È quanto polizia e guardia di finanza di Foggia hanno sequestrato,  eseguendo tre distinti decreti di sequestro anticipati emessi d’urgenza dal Tribunale di Bari, su richiesta del questore di Foggia, a carico di tre noti pluripregiudicati, due dei quali ritenuti elementi di spicco della criminalità organizzata garganica nella città di Mattinata, la cui amministrazione comunale fu sciolta per infiltrazioni mafiose a marzo del 2018.

Il Comune è attualmente amministrato da una commissione straordinaria.

I beni sequestrati sarebbero riconducibili a due fratelli di mattinata,  Antonio Quitadamo, detto ‘Baffino’, e andrea quitadamo….pregiudicati ritenuti dagli inquirenti vicino al clan dei Romito, gruppo armato egemone nella zona tra Manfredonia e Mattinata.

Le indagini patrimoniali, estese ai familiari conviventi nell’ultimo quinquennio, hanno evidenziato la disponibilità diretta e indiretta di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, tanto da far ragionevolmente ritenere che siano frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego.

L’altro pregiudicato colpito dalla misura di prevenzione e patrimoniale è un cerignolano 43enne appartenente alla criminalità locale.

gli stessi agenti dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Foggia ed i Militari della Guardia di Finanza di Foggia, a seguito di specifica richiesta del Questore di Foggia e su conseguente disposizione del Tribunale Misure di Prevenzione hanno posto i sigilli a diversi immobili nella disponibilità diretta ed indiretta dell’uomo per un valore di 120.000 euro.

Anche in questo caso, le indagini patrimoniali condotte a carico del 43enne, gravato da numerosi pregiudizi di polizia e precedenti penali per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti, di armi  ed in materia associativa, ed estese ai familiari hanno evidenziato una sperequazione tra fonti ed impieghi  tanto da indurre il Tribunale M.P. a ritenere i beni sequestrati  frutto di attività illecite.