Il cuore non è bastato, la rimonta è stata solo accennata ed alla fine i calci di rigore hanno condannato il Bisceglie alla retrocessione in serie D. L’1-0 firmato Starita con il quale i neroazzurrostellati hanno battuto la Lucchese nel ritorno della finale play-out rappresenta una vittoria amara e purtroppo inutile ai fini del raggiungimento della salvezza.

Costretti a rimontare dopo il k.o. di misura subito in Toscana nel match di andata i ragazzi del tecnico Vanoli approcciano il match nel modo giusto creando numerose occasioni. La Lucchese dal canto suo tiene il campo e porta il match all’intervallo sullo 0-0.

Ad inizio ripresa trova compimento la supremazia del Bisceglie: angolo di Giacomarro da destra, colpo di testa di Starita ed 1-0 neroazzurrostellato quando il cronometro segna il minuto 51′. Azzerato lo svantaggio dell’andata il Bisceglie allenta la pressione, la Lucchese prova a venir fuori e sfiora l’1-1 con Provenzano. Con il passare dei minuti il caldo e la tensione si fanno sentire e la gara scivola via ai tempi supplementari. Nei 30′ aggiuntivi succede poco, la Lucchese è più intraprendente ma il risultato non schioda, si va ai calci di rigore. Anche dagli undici metri il peso della posta in palio si fa sentire e per trovare il primo centro bisogna attendere il terzo tiro con Mauri che va a segno per la Lucchese e Bangu che risponde per il Bisceglie dopo gli errori di Lombardo, Scalzone, Santovito e Triarico. I centri di Di Nardo e Zigrossi uniti agli errori di Sorrentino e di Starita che spreca la palla della possibile salvezza neroazzurrostellata mandano la serie ad oltranza. Zanini trasforma il sesto rigore, Longo fallisce ed il Bisceglie retrocede in serie D tra le lacrime del “Ventura”.