“se non stai zitto ti ammazzo di botte”

sono alcune delle frasi intimidatorie rivolte ai piccoli di  tre anni che una maestra utilizzava insieme a sculacciate, schiaffi, pugni e vessazioni psicologiche

in attesa che venga adottata ufficilmente la legge che introduce la videosorveglianza negli asili nido e nelle strutture socio-assistenziali per anziani e disabili, una nuova terribile storia arriva da un istituto di scuola materna del elccese dove un’insegnate di 61 anni è stata interdetta dall’esercizio della sua attività per avere maltrattato, minacciato e in alcuni casi malmenato bimbi di tre anni durante le ore di lezione.

Il provvedimento, disposto dal gip di Lecce su richiesta della Procura, è stato eseguito dai carabinieri.

Le indagini sono partite a febbraio dopo la denuncia dei genitori di un bimbo di tre anni che avevano notato un cambio nel comportamento del piccolo.

I genitori del piccolo avevano notato lividi sulle gambe del bambino e un mutamento radicale nel suo comportamento abituale.

Alla loro denuncia si sono aggiunte in breve altre segnalazioni di genitori che avevano notato crisi nei comportamenti dei loro figli che in molti casi non volevano più andare a scuola.

Su indicazione della procura, e del pm Donatella Palumbo, quindi, sono state quindi installate telecamere nell’aula della scuola materna dove si svolgeva l’attività quotidiana dei bimbi.

Gli investigatori hanno censito almeno 47 episodi nei quali sarebbe stata coinvolta una ventina di bambini alcuni dei quali identificati perchè la donna li chiamava per nome.

Prima di questa vicenda, l’insegnate non era mai stata oggetto di segnalazioni.