Dopo la calma la tempesta. Andria ieri sera è tornata a tremare e ad avere paura. Erano le 21.30 circa, i bambini giocavano, sereni, con le loro famiglie nella villa comunale, e nelle immediate vicinanze si sentono all’improvviso dei colpi di pistola: secchi, netti, almeno sei.

La gente ha paura, comincia a correre e a gridare aiuto, dopo poco arrivano le forze dell’ordine. Un uomo a terra, Vito Griner 40enne deceduto dopo qualche minuto, e uno ferito Nicola Lorveglio, di 39, che passeggiava accanto a lui. Per il primo la corsa al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Andria è stata vana, l’altro ha raggiunto il nosocomio con mezzi propri ed è rimasto gravemente ferito all’addome, è stato operato nella notte ed è ora in coma farmacologico.
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti pare che a sparare siano stati in due, a volto coperto, in sella ad una moto. I due pregiudicati sarebbero stati raggiunti da almeno sei proiettili, sparati da una pistola calibro 9×21, tre di questi hanno ucciso Griner, uno – invece – ha raggiunto Lorveglio. L’assenza di telecamere di videosorveglianza nella zona, non aiuta a chiarire la dinamica dei fatti.
Intanto, durante la notte i Carabinieri hanno ascoltato i parenti e conoscenti delle vittime, oltre ad aver eseguito diverse perquisizioni e controlli.
La vittima, era uscita dal carcere il 30 aprile scorso, dopo aver scontato un periodo ai domiciliari. Era il fratello di Filippo Griner, esponente di spicco della criminalità organizzata e affiliato alla Sacra Corona Unita, ora in carcere dopo una lunga latitanza.
L’episodio di ieri sera potrebbe inquadrarsi nell’ambito di una guerra per il controllo del territorio, soprattutto nell’ambito del traffico di stupefacenti e dalla rottura degli equilibri criminali acquisiti durante la detenzione di Griner: ad indagare sull’accaduto ci penserà la procura di Trani, coordinata dal Pm Luciana Silvestris della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.