Barletta potrebbe avere due squadre distinte nel prossimo campionato di Eccellenza. Il destino di Barletta 1922 e Audace Barletta va di pari passo, ma le due realtà calcistiche cittadine cammineranno su due binari diversi nonostante il tentativo di unire le proprie forze.

Dopo la sconfitta nella finale playoff di Promozione, l’Audace ha comunicato di voler presentare domanda di ripescaggio, con l’obiettivo di partecipare all’Eccellenza 2019/2020. La decisione è arrivata all’indomani del mancato accordo con il Barletta 1922, con cui era stata intavolata una trattativa per riportare in sella la dirigenza dimissionaria, che avrebbe potuto contare sul sostegno da parte della seconda squadra cittadina.

Tale decisione – si legge nel comunicato diramato dalla società di Promozione – è presa alla luce della mancata volontà da parte del Barletta Calcio di realizzare un progetto da noi proposto. L’idea dell’Audace era quella di affiancare i concittadini continuando a giocare nella categoria inferiore, con l’obiettivo di valorizzare i talenti del settore giovanile biancorosso. Settore giovanile che, stando al comunicato, sarebbe stato unico per entrambe le squadre e sarebbe stato affidato a vecchi giocatori che hanno fatto la storia del Barletta 1922.

La proposta formulata dall’Audace sarebbe stata rifiutata dalla dirigenza dimissionaria, che tra le prossime ore e l’inizio della prossima settimana potrebbe diramare un comunicato con la sua versione della trattativa, probabilmente naufragata anche per divergenze sull’eventuale guida tecnica. Pur con la domanda di ripescaggio tra gli obiettivi più imminenti, non è escluso che le parti possano riaggiornarsi per riaprire uno spiraglio sugli intenti comuni.

Le iscrizioni alla prossima Eccellenza dovranno essere presentate entro il 18 luglio: il Barletta 1922 dovrà decidere se scendere a patti con l’Audace per ampliare la base societaria, tornare in carica senza l’aggiunta di nuovi dirigenti o consegnare il titolo sportivo nelle mani del sindaco Cannito.

In ogni caso, rimane all’orizzonte il paradosso delle strutture: in attesa dell’apertura parziale del Puttilli, il Manzi-Chiapulin, che già stava stretto ai biancorossi, potrebbe diventare la casa di due squadre del campionato di Eccellenza.