“Vogliamo salvaguardare gli interessi dei lavoratori. Verso di loro c’è massima apertura, anzi non vediamo l’ora di esportare il nostro modello di azienda, basato su un forte investimento in termini di welfare..
È la rassicurazione che arriva da Giulio Saitti, direttore generale di Network Contacts, l’azienda di servizi con sede a Molfetta, su cui Sorgenia ha deciso di puntare, trasferendo lì le attività di call center precedentemente svolte a Modugno.
Nei giorni scorsi i lavoratori, temendo sulle sorti del proprio lavoro, avevano manifestato e chiesto lumi. “Ho saputo di questo stato di agitazione – prosegue Saitti – ma forse c’è stata poca trasparenza nella comunicazione loro rivolta: nulla è pregiudicato, sono in stretto contatto con organi istituzionali e con le organizzazioni sindacali. Abbiamo un incontro il 10 luglio a Roma, ma già dalle piccole interlocuzioni emerge grande apertura e condivisione”.
D’altronde è stata proprio Sorgenia a chiedere a Network Contacts di applicare la clausola sociale, mettendo in evidenza attenzione alla salvaguardia del patrimonio umano prima che professionale dei lavoratori coinvolti, “proponendoci – aggiungono – di estendere il nostro intervento anche ai somministrati e ad altre forme di contratto che insistono su questa commessa. Da parte nostra, chiaramente, non c’è stato il minimo problema nell’accettare”.
I dipendenti di Olisistem Start, però, insistono non tanto per la perdita di lavoro – che sanno essere garantita, anche con le rassicurazioni aziendali – ma per la distanza della Network dalla loro attuale sede di lavoro. “Il 95% di noi – scrivono in una nota – ha un contratto part – time con una retribuzione di 700 euro circa mensili, i 66 km al giorno incidono in maniera nevralgica sulla possibilità effettiva di poter accettare il passaggio verso il nuovo committente”.