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Minuto 77′ di Rieti-Bari, i biancorossi pur in superiorità numerica sono in svantaggio nel risultato ormai da quasi un tempo visto il gol dei laziali siglato da Marcheggiani su rigore a 10 dal termine della prima frazione ed il destino di Giovanni Cornacchini sembra praticamente segnato.

La seconda sconfitta consecutiva dopo quella con la Viterbese e le immancabili critiche pronte a piovere su un tecnico che forse non è mai riuscito ad entrare in empatia con la piazza avrebbero forse rappresentanto il capolinea della sua avventura barese. Il destino invece si è capovolto.

Il pareggio di Ferrari al 78′ e il rigore pesante come un macigno calciato in porta al 95′ da un Mirko Antenucci sempre più leader tecnico e morale della squadra hanno ribaltato la situazione salvando il tecnico strenaumente difeso nel post partita dal presidente De Laurentis ed ancora al centro del progetto nonostante tutte le difficoltà. La vittoria sul campo del Rieti potrebbe, lo spera tutto l’ambiente biancorosso, rappresentare la svolta della stagione. Pur essendo una squadra sulla carta superiore a tutte le altre il Bari è una formazione totalmente nuova ed al tecnico va data la possibilità di assemblarla. I vari moduli provati, non ultimo il 3-5-2 sperimentato a Rieti sono sintomo della ricerca di una quadratura che va però trovata in fretta per poter competere ai vertici di un campionato ben più difficile della serie D.

La risposta all’ipotesi che il successo in terra laziale possa essere quello della svolta arriverà già lunedì sera nel Monday Night del San Nicola contro la Reggina. La squadra amaranto è al pari dei galletti una delle squadre cancidate al salto di categoria e vanta ex importanti come Nicola Bellomo ed il portiere Guarna oltre a calciatori di livello come Corazza, Garufo e gli esperti Reginaldo e Denis. Quale occasione migliore dunque per il Bari di spiccare il volo, battere la Reggina ripoterebbe serenità nell’ambiente e darebbe a Cornacchini la tanto attesa tranquillità.