nove attività sospese

Nove attività sospese e 102 persone denunciate per aver violato le stringenti norme governative di contrasto alla diffusione del coronavius.

Questo il bilancio dei controlli nella provincia di Barletta-Andria-Trani nella giornata di martedì 24 marzo. Entrando nel dettaglio, gli esercizi commerciali complessivamente controllati dall’11 marzo scorso sono 3.378, con 50 titolari denunciati per violazione dell’art. 650 del Codice Penale ed 11 titolari sanzionati amministrativamente con sospensione delle attività.

Nove sono gli esercizi raggiunti nella giornata di mercoledì 25 marzo da provvediento di sospensione, si tratta di 3 bar nella città di Andria; 1 pizzeria, 1 bar e 1 circolo associativo a Canosa di Puglia; 1 bar di Barletta; 1 palestra a San Ferdinando di Puglia e 1 circolo associativo a Bisceglie.

21.433 sono invece le persone complessivamente  controllate negli ultimi quindici giorni con 1640 denunce per violazione degli articoli 650, 495 e 496 del codice penale. 

Nel pomeriggio di mercoledì inoltre, il Prefetto di Barletta Andria Trani, Maurizio Valiante, ha disposto con proprio decreto l’istituzione di un Nucleo Tecnico per i controlli sulle comunicazioni delle imprese che intendono proseguire le loro attività produttive.

Il Nucleo Tecnico, composto dal Presidente della Camera di Commercio di Bari, dai Comandanti del  Guardia di Finanza di Barletta, e dei Vigili del Fuoco di Barletta Andria Trani oltre che dal Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia, opererà in stretto raccordo con la Prefettura di Barletta Andria Trani per la verifica della sussistenza degli stringenti presupposti richiesti dal Decreto del Governo del 22 marzo scorso per la prosecuzione delle le attività produttive. L’istituzone del nucleo tecnico per i controlli è stata condivisa anche dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, riuniti nel pomeriggio in videoconferenza con il Prefetto.

Questi ultimi si sono dichiarati disponibili a fornire il proprio contributo nelle attività di controllo delle imprese che proseguiranno le attività, con particolare riferimento alla verifica del pieno rispetto del protocollo sulla sicurezza sottoscritto il 14 marzo 2020 tra il Governo e le parti sociali.