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È la viva voce della promotrice dell’incontro avvenuto ieri pomeriggio in piazza Moro a Minervino per chiedere la difesa e la salvaguardia della Residenza Sociosanitaria Assistenziale per anziani “Bilanzuoli”, gestita da una Opera Pia.

La struttura, infatti, è stata chiusa dalla Regione Puglia dopo che la Asl della Bat aveva presentato un esposto alla Procura di Trani nei giorni scorsi nei confronti dei gestori e dei responsabili della casa di riposo, denunciando gravi carenze sul fronte dell’assistenza, che avrebbero comportato l’abbandono degli ospiti durante l’emergenza sanitaria da coronavirus.

Su 30 posti letto autorizzati, si sono verificati 24 casi di positività e tre decessi.

Una situazione che, secondo la Regione, è stata tenuta sotto controllo solo grazie all’intervento del personale della Asl che ha, nei fatti, commissariato la struttura.

La manifestazione ha avuto come finalità quella di stimolare il dibattito sulla possibilità di garantire continuità assistenziale all’interno della Rssa “Bilanzuoli” a tutti quegli anziani che, in seguito alla chiusura, sono stati trasferiti in altre strutture, tra l’ex ospedale di Canosa e nei reparti covid di Bisceglie.

I 19 pazienti trasferiti proprio a Bisceglie a detta del direttore generale dell’Asl Bt, Alessandro delle Donne, erano in “precarie condizioni di salute, con segni di disidratazione e malnutrizione e senza che ci fosse la consegna delle cartelle cliniche”. Ma non la pensano alla stessa maniera i dipendenti della struttura.