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Mettere un punto alle polemiche e ricominciare con l’obiettivo Serie C.

Il Foggia si ricompatta dopo mesi di tensione ai vertici societari e programma l’approdo in terza serie nazionale. Le prime schiarite sono arrivate nella riunione del CdA andata in scena fino a giovedì sera, con tanti punti toccati sia sui piani dell’estate sia sul futuro rossonero.

In primis, i due passi fondamentali per intavolare la strategia del ripescaggio: la trasformazione della società in srl e lo stanziamento del budget per l’eventuale avventura nella categoria superiore. Con la prima si abbandona lo status prettamente dilettantistico, con il secondo si stima l’investimento da effettuare in Serie C. 800mila euro sul tavolo per mercato, ritiro pre-campionato e spese logistiche, da aggiungere a contributo a fondo perduto, iscrizione e fideiussione bancaria richiesta dalla Lega Pro.

Con l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2020 e la chiusura ufficiale dell’esercizio stagionale, il Foggia ripianerà le perdite del primo anno, argomento già toccato nella precedente riunione del 19 giugno. Un risultato, quello economico, che ha il suo tramite nella ritrovata coesione tra la coppia Felleca-Pelusi e Maria Assunta Pintus, nuovamente in sella e tutti insieme anche per la prossima stagione.

Pianificata la base, il Foggia comincerà a ragionare in ottica ripescaggio. La gerarchia provvisoria dà i rossoneri alle spalle di Ostia Mare e Savoia, ma blasone e bacino d’utenza potrebbero portare ad un miglior piazzamento. Il tutto con Gianluca Pellino ancora sullo sfondo: l’imprenditore di Avezzano avrebbe recapitato una pec con un’offerta pari a 750mila euro per rilevare l’80% del club, corrispondente a quanto attualmente in possesso di Felleca e della Pintus. Ma il Foggia, salvo clamorosi ribaltoni, parlerà ancora sardo.