tortura

Un ciclo di iniziative per parlare di giustizia, carceri, tortura e vittime nell’Italia di oggi. Ad organizzarle in occasione della giornata Internazionale a sostegno delle vittime di tortura è stato il circolo Arci “Carlo Cafiero” di Barletta. Cardine del panorama di iniziative è stato lo spettacolo “A senza nome” promosso dall’attrice Michela Diviccaro con il patrocinio di Ass. naz. Antigone, Amnesty International Italia, Arci Puglia, Artisti 7607.

A senza nome” è una parabola in cui i personaggi dell’Antigone di Sofocle si fondono con altri della nostra contemporaneità. In che modo si combatte una legge ingiusta? Chi si nasconde veramente dietro i volti di coloro che hanno fatto della democrazia una deviazione politica personale e illegittima? Con quali mezzi sono riusciti a trasformare una società civile in un teatro dell’orrore? “A Senza Nome” prende spunto dall’Antigone di Sofocle per rispondere a queste domande, dando vita a un racconto epico-moderno tratto da un avvenimento realmente accaduto.

La proiezione dello spettacolo in loop e senza sonoro nell’ambito del dibattito pubblico sul tema della tortura animato tra gli altri dal prof. Luigi Pannarale e dal responsabile del museo della memoria carceraria di Saluzzo Caludio Sarzotti ha rappresentato anche una forma di protesta da parte di tutto il mondo dello spettacolo che lamenta le mancate tutele ricevute da parte delle istituzioni in seguito alla crisi economica provocata dal coronavirus.