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Un fine settimana caldo dal punto di vista meteo ma anche dal punto di vista delle schermaglie andate in scena nelle due sedute del consiglio comunale di Barletta.

La prima convocazione celebrata nella mattinata di sabato nella sede canonica dell’ex pretura è stata caratterizzata dal dibattito sulla posizione dell’ormai ex assessore Michele Lasala. Nel suo intervento il sindaco Cosimo Cannito ha rimarcato le divergenze con Lasala evidenziando come siano cresciute nel corso del tempo rompendo definitivamente il rapporto fiduciario. Sull’argomento toni aspri sono stati utilizzati dall’opposizione ma anche da parte della maggioranza con il consigliere Pierpaolo Grimaldi netto nel chiedere chiarezza al sindaco che al momento non intende assegnare le deleghe detenute a Lasala tenendole per se. Esaurita la discussione sulla posizione di Lasala si è passati alla discussione dei debiti fuori bilancio ma la seduta è stata poi sospesa per mancanza del numero legale. Ne è seguito un botta e risposta tra il presidente del conisiglio comunale Sabino Dicataldo che ha accusato le opposizioni di ostruzionismo e le stesse pronte a ribattere con una nota durissima nella quale si descrive una maggioranza in stato comatoso.

Quando i gruppi di opposizione hanno messo a nudo l’assenza dei numeri minimi da parte dei consiglieri di maggioranza – si legge nella nota congiunta di PD, Movimento 5 Stelle e Coalizione civica, la reazione scomposta e sguaiata del sindaco e di alcuni esagitati consiglieri e assessori di maggioranza non si è fatta attendere. Si è passati dalle accuse di tradimento di accordi, mai siglati, agli insulti personali anche gravi. Respingiamo al mittente tutte le accuse false che ci sono state rivolte, condannando il comportamento del sindaco che pur di salvare la faccia, ormai abbondantemente persa, non esita ad inveire contro i consiglieri di opposizione, impedendogli di esprimere il loro pensiero e pretendendo che il consiglio, che non è sotto le sue dipendenze, lavori a tempo come un albergo ad ore”.

Nella giornata di domenica, in seconda convocazione è poi arrivata l’approvazione dei debiti fuori bilancio in calendario con la presenza di 15 consiglieri di maggioranza e l’assenza di tutte le opposizioni. Ciò che rimane sono dunque le schermaglie estive di un consiglio comunale ormai pronto alla grande battaglia elettorale per le Regionali dai cui esiti dipenderà probabilmente il futuro della stessa amministrazione.