Rapina

In tre avevano compiuto una rapina ad un “Compro Oro” di Corato l’11 gennaio scorso, dopo una pianificazione precisa del colpo, che aveva fruttato oltre 15 mila euro. Si tratta dei pregiudicati Michele Calabrese – vicino al clan Cannito – Lattanzio – 42enne di Barletta, Gianfranco Del rosso 32enne di Molfetta e Domenico Gigante 28enne di Terlizzi. Questi sono stati ritenuti dalla Procura di Trani – responsabili di concorso in rapina aggravata e porto illegale di arma da fuoco. Calabrese, violando la sorveglianza speciale a cui era sottoposto, aveva pianificato la rapina a Corato. Uno di loro sarebbe rimasto fuori, a far da palo, gli altri due sarebbero entrati per rubare denaro e gioielli, armati e travisati. Calabrese, una volta entrato, in maniera molto violenta ha fatto anche inginocchiare il dipendente del Compro Oro, puntandogli la pistola alla testa, affinché gli consegnasse ulteriore denaro o monili. Grazie alle immagini di videosorveglianza della zona, però, i militari sono riusciti a ricostruire il percorso compiuto da due autori materiali a bordo di uno scooter. La targa del mezzo era stata contraffatta, ma la ricostruzione dei fotogrammi – grazie allo specchietto del motore – ha aiutato gli inquirenti ad individuare i responsabili.

Durante le indagini, inoltre, è emerso come i tre si stavano già accordando per compiere altri reati simili o in materia di stupefacenti. Nelle intercettazioni telefoniche, infatti, nonostante nessuno di loro lavorasse, si parlava di “piazzare” delle “magliette bianche” di fare una “prevendita”, “due o tre discorsi veloci”, “un buon lavoro da fare”. Le perquisizioni a casa degli indagati hanno fatto ritrovare ai militari anche l’abbigliamento utilizzato per la rapina, una pistola a salve, tre bilancini di precisione e bustine per il confezionamento. Gran parte della refurtiva e gli indumenti erano stati nascosti proprio dalla fidanzata di Calabrese, indagata a piede libero per favoreggiamento.