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L’ultima strada per trovare un accordo tra Pd e Movimento Cinque Stelle anche in Puglia, in vista del voto regionale, potrebbe essere quella della piattaforma Rousseau.

Lì gli attivisti dei Cinque Stelle potrebbero dare il via libera o sbarrare la strada, in maniera definitiva, ad un’alleanza che replichi quella oggi al Governo e, dal punto di osservazione del Partito democratico, freni il possibile successo del centro destra e del suo candidato presidente, Raffaele Fitto.

Questa è la settimana decisiva, anche se al momento le situazioni sono cristallizzate: Michele Emiliano, candidato del centro sinistra, non ha nessuna intenzione di compiere un passo di lato e, dall’altra parte, i cinque stelle pugliesi non hanno nessuna intenzione di sostenere Emiliano.

Il Governatore, anche facendo leva sui desideri del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che al risultato delle regionali pugliesi lega anche la tenuta futura dell’esecutivo, non perde occasione per adulare i pentastellati, invitandoli ad un’alleanza elettorale o, in subordine, ad una collaborazione post elezioni. L’intransigenza di Antonella Laricchia non conosce cedimenti: la candidata dei Cinque Stelle al ministro Boccia, uno dei fautori della possibile alleanza pugliese, ha risposta di aspettare sperare invano che quell’accordo si faccia.

Però la novità è appunto quella del voto sulla piattaforma Rousseau: e se gli attivisti si mostrassero favorevoli ad un’alleanza che sostenga Emiliano? Sempre che a Roma non si trovi una via d’uscita per l’attuale Governatore e si punti su un altro candidato che metta insieme Pd e Cinque Stelle recuperando in extremis anche Italia Viva (oggi in campo con Scalfarotto). Le mosse della politica sono ancora tutte da giocare e la partita la segue con interesse anche il centro destra.