tommaso minervini

“Essendo da sempre abituato alla massima trasparenza e alla rettitudine pubblica, vi comunico che questa mattina ho ricevuto un avviso di garanzia che riguarda” la “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente relativamente a due procedimenti amministrativi”. Lo ha scritto su Facebook il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini, spiegando anche a cosa fanno riferimento: “Uno è relativo ai lavori di rifacimento Piazza Moro, e l’altro ai lavori di monitoraggio ambientale delle acque del Porto, propedeutico alla ripresa dei lavori”. Questa mattina, infatti, il gruppo Barletta della Guardia di Finanza, agli ordini del colonnello Rino Mattiace – ha eseguito una 30ina di decreti di perquisizioni firmati dai pm Francesco Tosco e Francesco Aiello della procura di Trani: gli uomini delle fiamme gialle sono entrati anche nelle abitazioni, negli uffici del Comune, nelle sedi delle aziende interessate ai diversi appalti, nei cantieri e negli studi professionali di alcuni ingegneri, tra cui due di Noci.
Nell’inchiesta sarebbe coinvolto anche un militare. Sono stati inoltre notificati 24 avvisi di garanzia, non solo al sindaco, ma anche ad altri amministratori pubblici, funzionari e professionisti, oltre che a 7 società. L’inchiesta verterebbe su presunte irregolarità nei lavori di realizzazione di opere collegate al porto cittadino e in altri appalti: ipotizza, a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità, una serie di reati tra cui corruzione, turbata libertà nella scelta del contraente e peculato, oltre che violazioni alle norme sugli appalti. Di corruzione risponde, tra gli altri, l’assessore ai Lavori pubblici Mariano Caputo. Tra gli altri indagati ci sono consigliere comunale Anna Sara Castriotta, il segretario generale del Comune, Irene Di Mauro, il dirigente Alessandro Binetti (rup dei lavori del nuovo porto), il funzionario Orazio Lisena (rup di importanti lavori pubblici), il dirigente Vincenzo Balducci (rup dei lavori stradali) e Giuseppe Mascolo, delegato dal direttore generale del Cnr-Irsa Taranto. “Ho dato immediatamente piena collaborazione alla Polizia Giudiziaria e la massima disponibilità istituzionale e personale alla Magistratura”, ha concluso Tommaso Minervini. “Vi terrò informati sugli sviluppi della vicenda, soprattutto per continuare in serenità e verità l’espletamento del mandato amministrativo che ho avuto l’onore di ricevere”.