Sarà pronto nel 2024 e si estenderà  un’area di circa un ettaro, a pochi passi dalla stazione centrale oggi occupata dalla mensa e dalle officine di Ferrovie dello Stato dismesse ormai da diversi anni.

Sono cominciati a Bari i lavori del nuovo terminal dei bus extraurbani che sarà collocato fra via Quintino Sella e via Capruzzi..

Gli interventi per un importo complessivo di quasi sette milioni di euro stanziati da Grandi stazioni rail e cofinanziati dal ministero delle Infrastrutture cambieranno il volto del quartiere e porteranno all’abbattimento di alcuni edifici non più utilizzati e alla realizzazione di 18 stalli per i bus extraurbani e di servizi per i viaggiatori, come bar, biglietteria e servizi igienici.

Verrà inoltre costruita una pensilina lungo il marciapiede di via Capruzzi, che sarà allargato.

Oltre a una rotatoria e alla velostazione all’interno della stazione, in corrispondenza del binario 10, che permetterà di creare l’interscambio fra treni, bus, bici e monopattini.
Si concretizza così un altro intervento infrastrutturale nella stazione centrale di Bari che la renderà hub intermodale, fulcro della mobilità urbana ed extraurbana, il tutto liberando via Capruzzi” ha detto,  l’assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia.
“Questo intervento migliorerà la mobilità urbana, rendendo via Capruzzi più scorrevole e sicura, favorendo l’intermodalità e l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico collettivo e la mobilità lenta – ha continuato l’assessore -. Inoltre è importante l’opera di riqualificazione delle aree abbandonate in continuità con il restyling di quella parte della città, avviato con il nuovo fronte stazione e la nuova Caserma Rossani”.
Il nuovo terminal bus extraurbani “era una necessità per Bari, ha evidenziato il sindaco di Bari, Antonio Decaro per dare dignità ai tanti viaggiatori, pendolari e turisti, che arrivano in città anche con autobus internazionali e che oggi hanno a disposizione solo un marciapiede strettissimo in via Capruzzi”.

“Avremo un’infrastruttura come in tutte le capitali europee – ha aggiunto – con un’operazione di intermodalità fra trasporto su gomma e su ferro e il collegamento diretto fra quest’area di proprietà delle Ferrovie dello Stato e il sottopasso pedonale che collega tutte le stazioni ferroviarie”.