Un mese di attesa per non cambiare nulla. L’estate dei pasticci, nel calcio italiano, si è arricchita della novità (o se si preferisce dell’anomalia) di un campionato di serie B a diciannove squadre. La forzatura, voluta dal presidente della Lega di B, Balata e avallata dal commissario straordinario della Figc, Fabbricini, è diventata normalità.

Una bruttura regolamentare che il Collegio di Garanzia del Coni, al quale si erano rivolte sei società escluse dai ripescaggi, non ha cancellato. Le decisione, a maggioranza (e con il presidente Frattini che, pubblicamente, ha manifestato il suo voto contrario) è stata quella di non accogliere i ricorsi (o per meglio dire di dichiararsi non competente in materia) e lasciare la serie B a 19 squadre.

Il Collegio del Coni, in pratica, ha detto alle società ricorrenti che avrebbero dovuto rivolgersi al Tribunale Federale; peccato che sia servito un mese per comunicarlo (dopo aver letto comunque le carte dei ricorsi).

Il pasticcio resta ma lo spettacolo (se tale si può definire) va avanti. Con il campionato a 19 squadre il Foggia avrà meno partite da disputare per colmare il gap della penalizzazione con la quale ha cominciato la stagione. La squadra di Grassadonia torna in campo domenica sera allo Zaccheria per sfidare il Palermo che è tra le pretendenti alla promozione in serie A. Ed è già un appuntamento da non fallire per i rossoneri che recuperano alcuni titolari dopo le squalifiche delle prime giornate.

La ripresa del campionato è fissata invece per sabato pomeriggio per il Lecce: i giallorossi di Liverani saranno di scena ad Ascoli con l’obiettivo dichiarato di non ripetere gli errori che sono costati altrettanti pareggi in rimonta a Benevento e contro la Salernitana. Con il campionato a 19 squadre la salvezza non sarà semplice: le due pugliesi sono avvisate.