“Se non fate i bravi, vi leghiamo con la corda, avrete le botte, sarete portati in caserma dai carabinieri”. In caserma, dai Carabinieri della Stazione di Capurso, ci sono finite loro invece. Quattro maestre della Scuola Materna “Montessori” di Capurso, le quali sono state ritenute responsabili di gravi maltrattamenti a carico dei propri alunni, tutti bambini di tre anni.
Le violenze psicologiche e fisiche delle quattro responsabili, una 52enne leccese, una 63enne, una 49enne e una 47enne baresi, sia autonomamente che in concorso tra loro, sarebbero state quotidiane e avrebbero riguardato almeno 13 bambini. All’inizio dell’anno scolastico, nel 2017, i bambini che frequentavano la classe erano 27, ma nel corso dei mesi i genitori, preoccupati per comportamenti rilevati nei figli e nelle stesse insegnanti, hanno spostato i pargoli in un altro istituto dimezzando il numero degli alunni. Le indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari sono partite a dicembre 2017 quando si sono diffuse le prime lamentele e a marzo, in accordo con il Pm barese Marcello Barbanente, furono istallate microcamere per intercettazioni ambientali che sono proseguite fino a maggio.
I bambini erano costretti a trascorrere buona parte della mattinata in classe, seduti, con la testa appoggiata sul banco e se provavano a sollevare il capo le maestre glielo sbattevano nuovamente con forza sul tavolo. Arrivavano a strattonarli, trascinarli, fino a farli cadere e, in alcuni casi, percuotendoli con schiaffi su braccia e volto.
Per questo i bambini rientravano con i lividi alla testa ed erano in uno stato pietoso, pieni di cacca, pipì e vomito. La rappresentante di classe della scuola materna che per prima ha denunciato dice di essere stata “derisa per un anno. Le maestre si giustificavano, ma una mamma capisce quando qualcosa non va, i bambini non si toccano e anche se non erano i miei figli sono arrivata fin qui e non mi arrendo, la devono pagare”, ha concluso.
Le maestre, raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari su disposizione del Gip Francesco Agnino, erano state assunte con contratti di supplenza annuale in questo nuovo anno scolastico, tre di loro stavano lavorando in altri asili, mentre una continuava ad insegnare nella scuola dove sarebbero avvenuti i fatti. Il sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano ha ritenuto il comportamento “Inaccettabile” dichiarando che “Non ci sarà in alcun modo tolleranza verso chi usa metodi violenti per farsi ascoltare dai bambini. Bisogna rilanciare il sistema dell’istruzione partendo da nuove e migliori basi, lavorando sulla prevenzione e sulla garanzia della qualità dell’insegnamento per i nostri figli”.
Una ulteriore manovra del governo, per il Condacons, dovrebbe essere un “disegno di legge sulla videosorveglianza nelle aule per impedire atti di questo genere e punire i responsabili di maltrattamenti e illeciti, i quali devono essere allontanati dalle scuole e rispondere penalmente delle proprie azioni”.