Scongiurare altri incidenti stradali. Evitare nuovi e ingenti danni, come quelli subiti molto spesso dagli agricoltori, con le coltivazioni e gli ettari di terra, andati distrutti. Sono gli obiettivi del nuovo piano studiato dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia  e dall’Arif per far fronte alla più volte definita “emergenza cinghiali”.

Da una parte una collaborazione avviata con l’Anas per individuare e stabilire i punti nevralgici interessati dall’attraversamento dei cinghiali, con il fine di pensare a dei possibili rimedi da mettere in campo. Dall’altro versante l’iniziativa intrapresa dall’Ente parco stesso, con l’installazione di sei grandi gabbie, nelle aree boschive, per controllare e ridurre la specie.

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, a nome del suo vicepresidente, ci tiene a sottolineare come l’Ente stesso abbia subito, per primo, i danni derivanti dal sovrappopolamento dei cinghiali.