Qualcosa si muove ma a piccoli passi per i vivaisti pugliesi

la riunione di ieri del Comitato Fitosanitario Nazionale a cui hanno preso parte anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore Leonardo di Gioia per essere vicini al compartto e sostenere le loro ragioni ,infatti ha approvato a  livello nazionale la proposta presentata dalla Regione Puglia, formulando alcune precisazioni tecniche e operative da inserire nel documento tecnico, stralciando l’allegato relativo alle analisi/ispezioni.

Esaminata anche la proposta relativa alle procedure per l’istituzione di un sito indenne da xylella fastidiosa.

Appena riscritto nella formulazione aggiornata, il documento diventerà operativo e

potranno essere rilasciate le autorizzazioni in deroga a seguito del completamento

dell’istruttoria con ispezione da svolgere.

Per quanto riguarda la movimentazione delle piante specificate nell’area infetta, e solo in questa, è stato chiarito, che si potrà andare in deroga all’art 25 del DLgs 214/2005 in virtù delle disposizioni comunitarie.

A rendere noto l’esito dell’incontro l’ufficio stampa della regione puglia a cui ha fatto seguito però la nota a firma di Domenico Damascelli, consigliere regionale e vicepresidente della IV Commissione consiliare secondo cui dal comunicato del presidente emiliano non si evince un bel niente relativamente ad esempio a  quando il Ministero emanerà una circolare definitiva per consentire ai vivaisti pugliesi di riprendere la loro attività e Che tempi prevede?».

Su tutte le questioni che stanno facendo perdere il sonno ai nostri vivaisti – continua damascelli- Emiliano non dice assolutamente nulla.

E questo è grave, perché da questo incontro di sicuro qualcosa sarà emerso, ma il presidente della Giunta ha deciso di utilizzare anche questo tema per ravvivare la polemica col Governo nazionale, ignorando le difficoltà del settore che dà lavoro ad oltre mille addetti in tutta la Regione.

Si rischia dunque una profonda crisi occupazionale.

Emiliano dimentica anche l’approvazione dell’articolo 99 della legge regionale di stabilità 2019, che recita: “i soggetti iscritti al Registro ufficiale dei produttori (RUP), siti nell’area delimitata e non autorizzati all’emissione del passaporto, possono essere autorizzati dall’Osservatorio fitosanitario regionale a produrre e commercializzare, esclusivamente all’interno dell’area delimitata, le piante specificate, con esclusione delle piante ospiti, prodotte all’interno di tale area”. Ergo, anche la Regione potrebbe fare la sua parte in modo decisivo per sbloccare la situazione».

«Vogliamo fatti concreti dal presidente, perché le sue dichiarazioni sono insufficienti a fornire le risposte che i vivaisti attendono con grande apprensione.

Basta con lo scaricabarile, c’è bisogno di soluzioni vere e immediate», conclude Damascelli.