Dalle parole ai fatti. Arrivano lunedì prossimo a Foggia i rinforzi annunciati dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese dopo l’escalation criminale registrata dall’inizio dell’anno.

Si tratta di venti agenti della Polizia di Stato in più che andranno a rinforzare i servizi di controllo del territorio e di scorta. Poliziotti di esperienza, provenienti da altre province, specializzati in servizi particolarmente delicati come la tutela delle persone sottoposte a protezione personale per aver denunciato la mafia e il racket delle estorsioni. I nuovi agenti lavoreranno al fianco degli altri operatori della Questura di Foggia e saranno impiegati nell’azione di prevenzione e di repressione dei reati in città. Intanto, questa mattina, a Foggia è arrivato anche un pool di specialisti composto da artificieri, biologi e chimici della Polizia Scientifica per esaminare il materiale repertato in occasione degli attacchi incendiari e dinamitardi degli scorsi giorni. A questo, poi, si aggiunge l’ormai certa apertura della DIA con altri 20 operatori (cinque per ogni forza di polizia) nell’ex Caserma Miale, dov’era ubicata la scuola di Polizia.

“Ritrovare se stessa e sciogliere quella zona grigia dove si incontrano mafiosi, imprenditori, liberi professionisti, apparati della pubblica amministrazione. Una “Terra di mezzo” dove affari leciti e illeciti tendono ad incontrarsi fino a confondersi”, esattamente com’è scritto nella relazione semestrale della DIA inviata al Parlamento. “La mafia foggiana – ha aggiunto il Pm della DDA Giuseppe Gatti – ha portato a sistema l’estorsione per educare la collettività ad accettare la propria presenza” in un contesto – come evidenziato dalla DIA – “omertoso e violento” da cui bisognerà sicuramente uscire.