giovanni paolo ii

L’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari ha reso noti i risultati dello studio effettuato sui cosiddetti “test rapidi” per la ricerca degli anticorpi anti Covid19 su 450 persone – tra pazienti e personale – della struttura sanitaria.

Lo studio ha evidenziato che i test sono efficaci, in particolare sui soggetti asintomatici e, quindi, utili per rilevare casi di positività fra la popolazione particolarmente esposta al contagio come medici e infermieri e, in generale, per verificare il livello di immunità acquisita nella popolazione. Nel 100% dei casi, a test rapido negativo, corrisponde tampone negativo.

Nel 25% dei casi a test rapido positivo, corrisponde tampone positivo. Il test, della durata di 15 minuti, utilizza, nello specifico, un metodo colorimetrico: è sufficiente un prelievo capillare, con puntura al polpastrello per rilevare se sono presenti o meno gli anticorpi anticoronavirus. Dei 450 test rapidi eseguiti, 190 sono stati effettuati su campioni di sangue di pazienti già sottoposti a tampone faringeo e in cui, dunque, era certa la positività o negatività al virus.

I restanti test sono stati eseguiti su campioni prelevati dal personale in servizio all’Oncologico. “Il test può essere utile nei soggetti asintomatici appartenenti alle popolazioni a rischio di contagio perché permette di rilevare precocemente eventuali positività, con notevoli vantaggi di rapidità”, commenta il direttore generale dell’oncologico, Antonio Delvino -. Lo studio, partito lo scorso 24 marzo su indicazione della Regione Puglia tramite l’acquisto di kit validati dall’Università di Singapore e autorizzati dal Ministero della Salute, è stato svolto in collaborazione con i ricercatori dell’Istituto di Igiene del Policlinico di Bari.

Saranno proprio loro assieme alla Asl di Bari a dar vita alle valutazioni sulle popolazioni a rischio medio – alto di contagio rappresentate dal personale sanitario addetto alla cura dei positivi con il supporto dell’Oncologico. ““La prosecuzione della sperimentazione, ha detto il governatore Michele Emiliano – sia utile a verificare la correttezza delle conclusioni cui i gruppi di ricerca sono pervenuti”.