Covid e contagio operatori sanitari.

In Puglia pare siano almeno 121.

A sostenerlo, i sei ordini dei medici pugliesi, che hanno perciò inviato una lettera al governatore Michele Emiliano.

La richiesta: un incontro urgente per la Fase 2 ,  maggiore sicurezza per gli operatori.

Ebbene, si parla di almeno 70 dipendenti ammalati in provincia di Brindisi, calcolo riferito al periodo che parte però da fine aprile, ovvero dall’attivazione dello screening all’ospedale Perrino.

Ed ancora, in provincia di Foggia, i casi almeno 25, tra cui 20 medici ospedalieri e 5  di medicina generale e continuità assistenziale.

A  Lecce si contano almeno 11 contagiati; in provincia di Bari non ci sono dati sugli ospedali ma solamente sul 118 e risultano sette gli operatori contagiati , 2 medici, di cui uno ancora ricoverato, e 5 infermieri.

Infine, vengono segnalati anche 6 casi a Taranto e provincia e due nella Bat.

Un numero questo però solo parziale inquanto basato su episodi noti oggi agli Ordini.

All’attenzione del presidente Emiliano anche la questione relativa all’attivazione delle Usca, le Unità di assistenza domiciliare ai pazienti Covid.

“Un elemento preoccupante – sostengono i medici – sono le difficoltà di avvio delle Usca, che dovrebbero assistere a domicilio i pazienti Covid-19 e che rappresentano un tassello importante per il contenimento dell’epidemia sul territorio. Benché la Regione abbia pubblicato i bandi per l’assunzione del personale, manca ancora un preciso quadro logistico e organizzativo, e mancano quindi le garanzie sul piano della sicurezza per gli operatori”, tuonano.

“Inoltre – proseguono – molti medici pugliesi di continuità assistenziale sono al momento impiegati in altre regioni, dove le Usca sono già operative da tempo”. Infine, i medici segnalano il mancato “utilizzo sistematico dei tamponi e dei test sierologici, che sono invece fondamentali per garantire la sicurezza e salvaguardare la salute dei medici e degli altri operatori sanitari”.