femminicidio

Femminicidio a Cerignola in una calda domenica di luglio. La tragedia si è consumata ieri, 5 luglio, in un quartiere popolare. L’omicida ha raggiunto la moglie, da cui si stava separando, a casa e le ha sparato a sangue freddo appena aperto l’uscio di casa.

A cadere, sotto colpi d’arma da fuoco, Nunzia Compierchio, 41enne di Cerignola, che era in casa insieme a due figli piccoli. Secondo i primi accertamenti, a sparare sarebbe stato l’ex marito, che dopo essere fuggito è stato fermato dalle forze dell’ordine: si tratta di Angelo Di Meo, 44 anni, disoccupato con precedenti.

Già nella giornata di ieri l’uomo è stato interrogato dal pubblico ministero Matteo Stella della Procura di Foggia nei locali del locale commissariato.

Dalle prime ricostruzioni l’uomo avrebbe raggiunto la donna nell’abitazione di via Fabriano intorno alle 14,00: non appena la donna ha aperto la porta il 44enne ha esploso una serie di colpi di pistola, uccidendola. I vicini hanno raccontato di aver udito almeno quattro colpi di arma da fuoco. I proiettili hanno raggiunto la vittima nella parte alta del corpo. Secondo le testimonianze, Di Meo, subito dopo aver esploso i colpi di pistola, è fuggito via.

L’uomo è stato raggiunto dagli agenti di Polizia presso l’abitazione del padre. E’ apparso da subito turbato e in casa è stata trovata una pistola a salve modificata, quella che sarebbe l’arma del delitto.

Sono in corso le indagini, si scava nei rapporti personali tra l’uomo e la vittima. Secondo alcune testimonianze, pare fossero separati già da diverso tempo. I rapporti tra i due, ammette chi indaga, erano molto tesi. Alcuni anni fa la donna avrebbe denunciato l’ex marito perché non avrebbe versato gli alimenti ai figli. Inoltre Di Meo era stato arrestato nel 2007 per estorsione ai danni del padre, che lo denunciò dopo numerose richieste di denaro.

Adesso il presunto omicida è in stato di fermo, mentre proseguono gli accertamenti e si attendono i risultati degli esami per confermare l’ipotesi e i sospetti   degli inquirenti.